Sorrido davanti allo specchio e i miei occhi son tristi, lo ammetto.


Come quando fuori.

Che, pensandoci, ci sono quei momenti in cui non mi interessa se piova o ci sia il sole, se il vento scompigli idee o l’umidità arricci pensieri.

C’è il fuori, e questo basta.

Basta, a mettere in gioco gli organi complici dei tuoi sorrisi.

Basta, a declinare battiti di ciglia non in sincro col pulsare delle tue vene.

Basta, a muover passi nella direzione dei tuoi sguardi.

Potremmo prendere in prestito tante di quelle parole che si usano nelle commedie d’amore, dal cuore in gola, al fiato corto, all’organismo morto e risorto.

Potremmo.

Ma cosa dovremmo poi farci quando fuori piove e c’è il sole e cade la neve e il vento grida silenziosamente alle nuvole basse di andare via e lasciarci soli che non ci serve niente non ci serve proprio niente se non le nostre mani così grandi le tue e così piccole le mie i nostri occhi così verdi e le nostre sensazioni così impercettibilmente ingombranti e i nostri capelli confusi e felici e le nostre imperfezioni sottocutanee e i tuoi vorrei più fuori di così vorrei prendere il confine dei vorrei per stracciarlo e i miei senza confini ti voglio.

Un po’, come quando fuori.

 

Byez, la Nana.

46 pensieri riguardo “Sorrido davanti allo specchio e i miei occhi son tristi, lo ammetto.

      1. A me piace da morire il video di quella canzone. Non so, lo vedo proprio mio.

        Tra l’altro lei l’ho vista al parco una volta l’estate scorsa. Me l’ha fatto tornare in mente il video.

        Dici che è una cosa bella, essere cotta intendo? In fondo sì, dai :)
        meow!

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  1. Ma lo sai che proprio nel pomeriggio mi son detto mentalmente (senza apparente logica) “come quando fuori piove”?
    Comunque queste belle parole puoi dirmele anche in privato, non c’è bisogno di dedicarmi un post… Lo sai che sono timido e divento tutto ROSSO.

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  2. Quando fuori piove è un problema, ma è quando piove dentro ( e per dentro intendo nella casa toracica, terza costola a sinistra) che è una tragedia. Perché se fuori torna il sole, tu non riesci a godertelo.

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    1. La casa toracica.
      Non c’avevo mai pensato.
      Cazzo!
      E’ geniale.
      Tu sei geniale, ma questo lo sapevamo gggià.
      Peròperòperò, magari non è vera pioggia, quella dentro.
      Magari è solo una perdita momentanea.
      Magari c’è bisogno di svuotarsi un po’.
      E ok, non sarà in tinta col sole, però chissenefrega.
      Trovamene uno che c’ha davvero il sole dentro, zeus.
      Trovamelo, che poi lo picchiamo.

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      1. Io e geniale nella stessa frase fa sorridere eh. Anzi, una risata di gusto.
        Che poi, tu sei Nana. E tu rulli. Nel senso di “you rule”.

        Nana e Zeus Alla Ricerca del Sole Dentro (potrebbe essere uno dei capitoli di Indiana Jones?!)

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      2. Fa sorridere, ma tipo sorriso sardonico, di quelli che ne sanno a pacchi!

        Oh, ma se io rullo, e tu sicuramente rulli più di me, se insomma Noi si rulla insieme, non è che poi ci becchiamo il foglio? Quanto saremmo finti-adolescenti fighissimi? hahah

        Porto i cappelli, a te le fruste.

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      3. Ma pacchi grandi. Comunque mi piace sardonico, ha quel ghigno che ti liscia l’animo.

        Adolescenti fighissimi! :D ahah… ma esistono realmente gli “adolescenti fighissimi”? L’adolescenza è un periodo tutto suo. E poi Nana, tu sei fighissima ad ogni età! Sono io che alterno momenti sì a momenti no.

        Ok, io vado con le fruste… mmm… suona male…

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      4. Tra fruste e pacchi grandi!
        Ahahah! <3

        Io mi sono fermata ai 18, non so di quali altre età tu stia parlando! u_u
        Comunque no, noi adolescenti lo siamo stati ed eravamo tutti brutti e scoordinati e apprensivi e sofferenti e tremendamente liberi. Shit.

        Tupperòseidavverosemprefigo.

        Semper figus.

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      5. Direi che ho sbagliato il linguaggio… fra fruste, pacchi etc etc c’è la possibilità che qualcuno, leggendo, interpreti male. Tipo che facciamo un Safari all’IKEA.

        Tu hai 18 da sempre?! Ma infatti… volevo proprio dire. Diciamo che tu sei fighissima per tutti i 18 anni che avrai da adesso fino alla fine dei tempi Nana.

        Semper figus. Mi sento quasi un senatore romano. Ma antico romano.

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      6. Direi che manderebbero i soldi su un cammello pur di farci girare sto film. Le matite sono più introvabili del reggibottiglie STEVENSON del reparto soprammobili.

        Zeus che si sente antico romano… per Giove (battute da Colosseo).

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      1. Non metto Like ma grazie… Il problema sono i bivi tra i salti nel buio e le strade antiche che peró stentano a farsi percorrere… E siccome sono strade ce importano e parlano di cuore e futuro è tutto cosi difficile e duro… Ma questo con l’aura di gran paraculo centra poco…

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      2. Ahahah! Guarda che l’aura da paraculo a volte aiuta, invece.
        Che se un po’ la sfanghi con un sorriso ed una battuta, c’hai più tempo per sondare il terreno [:
        I salti nel buio non sono sempre così malvagi. C’è bisogno di un buon paracadute.

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