Fare ciao ad un treno che passa e guardare nel cielo la scia di un aereo.

– Ma tu ci pensi che tra poco avremo trent’anni?

– Tra poco? Scherzi!? Mancano ancora sei anni!

– Quindi? Guarda che sei anni sono niente. Volano. Passano così in fretta che in poco tempo ci ritroveremo di nuovo in questa macchina a dire ma ti ricordi sei anni fa quando parlavamo dell’avere trent’anni e sembravano così lontani e invece..

– Vuoi farmi salire l’ansia? Cos’è che avete tutti quanti? Anche S. era in crisi ieri. Si sentiva così vecchio che ha voluto salutarmi col pugnetto! Ti rendi conto? Il pugnetto. Poi davanti a quel povero cristo del padre. Avrà pensato che siamo due coglioni.

– Vagli a dare torto..

– Già.

– Comunque io dico che manca poco, così poco che non combineremo un cazzo in questi sei anni. Te lo immagini uno di noi che mette su famiglia? O che si trova un lavoro stabile, che conclude qualcosa insomma.

– Non lo so, non ci voglio pensare.

– E allora non ci pensiamo. Tanto tu diventerai un regista affermato e ti sposerai con Emma Stone ed io scriverò il libro rivelazione dell’anno e finirò a fare l’opinionista in qualche programma pomeridiano, a dar consigli sugli uomini e a ridere ai doppi sensi per niente velati della presentatrice plasticoide di turno.

– Ti vuoi così male?

– Hai ragione. Allora facciamo che io mi trombo Emma Stone e tu vai a fare il pappagallo dalla D’Urso!

– Sei proprio un’idiota. E comunque ho più possibilità io di conquistare la Stone, di te che ti metti a dare consigli sugli uomini.

– Sì, ecco. Appunto. Andiamo a prendere i pasticcini, che è meglio.

Byez, la Nana.