E ho un groppo in gola ma non so perché.


C’è questo sogno che mi capita di fare, qualche volta.

Sono sdraiata su un prato, l’erba è verde verdissima e odora di fresco. Come appena tagliata.

Il sole è alto e fa caldo, quel caldo buono, in cui ti fai coccolare dai raggi del sole senza che lascino segni evidenti, o ustionanti.

E’ pieno di arance, qui. So dove siamo.

Adoro quel Giardino, e adoro la vista, da quel Giardino.

Un terrazzino, piccolo quanto basta per osservare la grandezza di Roma.

Né troppo in alto, né troppo in basso.

Si ha quasi la sensazione di toccare gli edifici con un dito.

Insomma io me ne sto lì, a pancia in giù, con il mento poggiato sul dorso della mano, mentre le gambe incrociate disegnano strane geometrie nell’aria. C’è chi lo chiamava ballo di San Vito, quando non riesci a fermarti e c’hai come il diavolo in corpo, e ti bloccava la gamba con la mano perché sembrava ci fosse un terremoto, e ti diceva preferisco cento volte che tu ti metta su una sedia a ballare mentre io finisco di cenare, però ti prego, stattene un po’ tranquilla, che la vita è lunga.

C’è qualcuno, un forte odore di colonia, una colonia che però non ho mai sentito, un odore sempre nuovo, sempre vivo, che mi posa le arance lungo la spina dorsale.

Perfettamente simmetriche.

Una per volta, senza tremori, senza esitazioni, come se fosse la cosa più normale di questo mondo.

Come se le curve di quelle arance fossero create per starsene ferme sulla mia schiena.

Natura morta di ragazza semi-cosciente.

Mi piace cercare i significati di ciò che la mente mi propina durante il sonno, però di questo ho sempre preferito l’alone di mistero. Non voglio cogliere alcun segnale del mio rielaborare notturno.

E’ meglio non giocarci con le sensazioni vivide.

Un po’ come quando sei su una panchina a parlareparlareparlare, e ti arriva una carezza.

Vorrei scriverlo nel modo più onomatopeico possibile, ma che rumore potrebbe mai fare?

Nessuno, credo.

O per lo meno così sembrerebbe da fuori.

Dentro invece, un casino.

Trovarsi con la faccia inebetita, come a dire, ma davvero bastava questo?.

Byez, la Nana.

34 pensieri riguardo “E ho un groppo in gola ma non so perché.

  1. Il giardino e’ il tuo subconscio. C’è erba fresca, sole, sei sdraiata. Il terrazzo ne troppo alto ne troppo basso, hai equilibrio. Tutto è fresco, c’è vita. Ne cogli anche i frutti. Donna sei più sana te che L intera wordpress, se anche ti sembra che L inferno non finisca mai ti garantisco che ne uscirai. La tua psiche parla

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