Dovremmo fare quel gioco che ti lasci andare all’indietro e ti dovresti fidare di me.


Scosto la tenda rossa per vedere cosa succede al di fuori di queste quattro mura.

 

Sono stata tutto il giorno chiusa qui dentro, insofferente.

Avrei avuto voglia di uscire, credo. Però non l’ho fatto.

In compenso, ho bruciato dieci muffins ma sfornato un plumcake allo yogurt e limone che sembra entusiasmare tutti tranne me.

Credo sia normale.

In fondo non gradisco né lo yogurt, né il limone.

Tanto meno i plumcakes.

Mentre tornavo in camera insoddisfatta della mia giornata culinaria, ho sentito qualcuno insinuare che ci fossi rimasta male per i muffins.

Perché mai dovrei?

In cucina si sbaglia.

E quando si sbaglia, si ha la prova tangibile che nonostante gli ingredienti fossero tutti esatti, e messi nella giusta quantità seguendo ricetta passo dopo passo, non sempre il risultato finale sarà quello sperato.

Non è detto che il tutto si amalgami nel modo giusto, che ogni minima particella si mescoli come dovrebbe, che ogni ingrediente si leghi a quello dopo e a quello dopo ancora per arrivare in forno coesi.

Vogliamo parlare poi della cottura?

Bisogna imparare a conoscere il proprio forno.

 

Se i miei muffins oggi si sono bruciati, è perché qualcosa è andato storto, nonostante abbia eseguito tutto alla regola.

E se prima ero incazzata, e non avevo più voglia neanche di vederli in foto, adesso so con certezza che ci riproverò, magari più in là, o forse domani, o tra cinque minuti, ma ci riproverò per farli venire bene, magari cambiando ricetta, magari inventando, non lo so, sicuramente sarebbe più facile uscire a comprarli belli e pronti.

 

Quello che voglio dire è che comunque non basta essere le persone giuste al momento giusto.

Non basta, non più.

Ci vuole il giusto amalgamarsi.

O magari il giusto cuoco.

Ho pure perso la ricetta.

C’è bisogno di andare ad occhio.

q.b.

 

Cheppoi, fuori dalla finestra non ho mica visto nulla, se non le persiane chiuse.

 

Byez, la Nana.

 

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15 pensieri riguardo “Dovremmo fare quel gioco che ti lasci andare all’indietro e ti dovresti fidare di me.

  1. Il dramma è sempre lo stesso: non i muffins bruciati, non gli ingredienti che ci soddisfano poco… il problema è che gli altri gradiscono i nostri errori. Inconcepibile.

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